środa, 7 października 2015

Roberto Faissal - Sermão Da Montanha (1962)

É... pelo jeito que vão as coisas por aqui, só mesmo pagando um sermão para os desajustados. Vamos com calma, moçada! Para quê pegar pesado quando se anda nas nuvens. Quem faz assim sempre acaba afundando e voltando para o lugar de onde veio. Para ouvir, benzer, refletir e orar junto, vou deixando aqui para vocês o "Sermão da Montanha". As vezes é bom ouvir coisas assim. Parar um pouco e refletir sobre a nossa conduta. Afinal, não são somente os atos, mas também as palavras que agridem. Eu posso falar de cadeira. Eu também sou um desajustado, mas tenho ao meu favor a consciência e ela me faz refletir e mudar a cada dia. Posso dizer que a cada minuto eu sou um novo homem. Me sinto mal quando repito erros, mas vejo nisso um momento de uma nova tentativa de recuperação. Se não consegui me libertar de um mal é porque ainda estou doente. Mas eu não quero ser doente a minha vida toda. Por isso procuro melhorar. Não é exatamente o Sermão da Montanha que me fará ser um novo homem, porém ele me serve como um ponto de reflexão. Acho que isso pode ajudar vocês também. Como escreveu Dom Elder Câmara no texto da contracapa, "há discos para estudo, discos para dança, disco para repouso... Este é um disco para ligar-nos com o céu e por-nos em contato direto com o Senhor." Para um entendimento objetivo sobre esta gravação, eu recorro novamente ao padre. Segue a baixo o seu texto integral da contracapa:"A quem muito é dado, muito será pedido. Ouvir o Sermão da Montanha, com fundo musical de Bach é privilégio que exige compromisso, exige resposta.Não basta deliciarnos com essas Bem avenuranças: cada uma delas encerra uma lição de sabedoria, válida para todos os tempos e utilíssima para todos nós. Ouvir o Mestre chamar.nos sal da terra e luz do mundo põe.nos em brio: como reclamar, depois, contra a sociedade que apodrece e contra o mundo em trevas sem indagar primeiro se estamos sendo salvos , se estamos sendo luz?... Já pensaram no que seria a terra se ao menos os cristãos superássemos a lei antiga, não fôssemos cristãos de nome e pagãos de verdade, vivêssemos uma religião larga, aberta, areada, tal como nos é sugerida no Sermão da Montanha? O perigo é parar no esteticismo religioso, contentândomos em achar belas e incomparáveis as palavras de Cristo. Não ouçamos este disco como um disco qualquer. Êle é diferente. Deve ser ouvido em atitude de humildade, como quem escuta a voz de Deus. Do Santo Evangelho irrompe uma força própria, mas força que não é captada pelos orgulhosos, pelos que acreditam no próprio valor. Há uma experiência que pode ser testada: escute.se o Sermão da Montanha em dias diferentes. Sua Mensagem eterna será recebida em graus diversos conforme a maior ou menor pureza, a maior ou menor humildade. Há discos para estudo, discos para dança, discos para repouso. . . "

RIGATONI ALL'ORZO CON ZUCCHINE E PANCETTA E DOLCE...

Buona sera amiche mie,come avete passato la vostra domenica??Io stamattina sono andata a messa con mia figlia e poi al ritorno..ci siamo messe all'opera io e lei e abbiamo semplicemente preparato un primo veloce e un dolcetto buono e veloce...perche' per le 16:00 avevamo appuntamento con amici per vedere il film di Siani...che vi dico e'stato davvero forte...e poi io da Napoletana adoro Alessandro Siani!!!Ecco a voi la ricetta...

INGREDIENTI:

Rigatoni all'orzo Gina e Sofia

Zucchine

Birra  Eneide Il Luppolaio

Pancetta tesa Tipici Mediterranei

Cipolla ramata di Montoro Azienda Gaia

Olio evo Villa D'Orri

Sale grosso Gemma di Mare

Asiago Stravecchio D.O.P. Consorzio Asiago

PROCEDIMENTO:

Soffriggere la cipolla con l'olio e la pancetta a cubetti,unire le zucchine tagliate a mezze fettine nn troppo sottili,aggiungere il sale mezzo bicchiere di birra e far evaporare.Cuocere la pasta al dente 11'c.ca,scolarla e condirla con il sugo preparato,aggiungere dopo aver impiattato una manciatina di Asiago stravecchio grattugiato.Davvero un buon piatto che abbiamo accompagnato con un vino rosso Teroldego acquistabile sul sito                           Cembrani D.O.C.

 E come dolce...dei semplici e deliziosi McVitie's digestive al cioccolato al latte ripieni di panna e crema mou

 Linea Dolomiti    ricoperti ai bordi di pinoli tostati Eurocompany e cosparsi di zucchero a velo S.Martinohttp://www.cleca.com/ita/prodd-26-425-zucchero_a_velo_125_g.asp

ad accompagnare questo sfizioso e goloso dolcetto mio marito ha gradito una sobria Grappa Barricata

                                  Distilleria   Mazzetti d'Altavilla

Ritratto di donna

E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe e sedermi sugli scalini mentre fai il bagno e massaggiarti il collo e baciarti i piedi e tenerti la mano e andare a cena fuori e non farci caso se mangi dal mio piatto e incontrarti da Rudy e parlare della giornata e battere a macchina le tue lettere e portare le tue scatole e ridere della tua paranoia e darti nastri che non ascolti e guardare film bellissimi e guardare film orribili e lamentarmi della radio e fotografarti mentre dormi e svegliarmi per portarti caffè brioches e ciambella e andare da Florent e bere caffè a mezzanotte e farmi rubare tutte le sigarette e non trovare mai un fiammifero e dirti quali programmi ho visto in tv la notte prima e portarti a far vedere l'occhio e non ridere delle tue barzellette e desiderarti di mattina ma lasciarti dormire ancora un po' e baciarti la schiena e carezzarti la pelle e dirti quanto amo i tuoi capelli i tuoi occhi le tue labbra il tuo collo i tuoi seni il tuo culo il tuoe sedermi a fumare sulle scale finché il tuo vicino non torna a casa e sedermi a fumare sulle scale finché tu non torni a casa e preoccuparmi se fai tardi e meravigliarmi se torni presto e portarti girasoli e andare alla tua festa e ballare fino a diventare nero e essere mortificato quando sbaglio e felice quando mi perdoni e guardare le tue foto e desiderare di averti sempre conosciuta e sentire la tua voce nell'orecchio e sentire la tua pelle sulla mia pelle e spaventarmi quando sei arrabbiata e hai un occhio che è diventato rosso e l'altro blu e i capelli tutti a sinistra e la faccia orientale e dirti che sei splendida e abbracciarti se sei angosciata e stringerti se stai male e aver voglia di te se sento il tuo odore e darti fastidio quando ti tocco e lamentarmi quando sono con te e lamentarmi quando non sono con te e sbavare dietro ai tuoi seni e coprirti la notte e avere freddo quando prendi tutta la coperta e caldo quando non lo fai e sciogliermi quando sorridi e dissolvermi quando ridi e non capire perché credi che ti rifiuti visto che non ti rifiuto e domandarmi come hai fatto a pensare che ti avessi rifiutato e chiedermi chi sei ma accettarti chiunque tu sia e raccontarti dell'angelo dell'albero il bambino della foresta incantata che attraversò volando gli oceani per amor tuo e scrivere poesie per te e chiedermi perché non mi credi e provare un sentimento così profondo da non trovare le parole per esprimerlo e aver voglia di comperarti un gattino di cui diventerei subito geloso perché riceverebbe più attenzioni di me e tenerti a letto quando devi andare via e piangere come un bambino quando te ne vai e schiacciare gli scarafaggi e comprarti regali che non vuoi e riportarmeli via e chiederti di sposarmi e dopo che mi hai detto ancora una volta di no continuare a chiedertelo perché anche se credi che non lo voglia davvero io lo voglio veramente sin dalla prima volta che te l'ho chiesto e andare in giro per la città pensando che è vuota senza di te e volere quello che vuoi tu e pensare che mi sto perdendo ma sapere che con te sono al sicuro e raccontarti il peggio di me e cercare di darti il meglio perché è questo che meriti e rispondere alle tue domande anche quando potrei non farlo e cercare di essere onesto perché so che preferisci così e sapere che è finita ma restare ancora dieci minuti prima che tu mi cacci per sempre dalla tua vita e dimenticare chi sono e cercare di esserti vicino perché è bello imparare a conoscerti e ne vale di sicuro la pena e parlarti in un pessimo tedesco e in un ebraico ancora peggiore e far l'amore con te alle tre di mattina e non so come non so come non so come comunicarti qualcosa dell'assoluto eterno indomabile incondizionato inarrestabile irrazionale razionalissimo costante infinito amore che ho per te.da Crave, Sarah Kane

Risotto, istruzioni per l'uso

Oggi, mentre mi apprestavo a cucinare un buon risotto alle zucchine, pensavo che nonostante siano piatti che mi piacciono molto, non ne ho mai pubblicati. Il fatto è che il risotto, oltre a essere un piatto ordinario, non è nemmeno tanto fotogenico (poverino). Allora ho pensato che, più che pubblicare una ricetta come al solito, poteva essere utile una sorta di tutorial che valga un po' per tutti i risotti di verdure. In fondo ci sono tante persone a cui il risotto non riesce, quindi rivolgerei il post più a queste persone che al mondo delle blogger (lo so che siete bravissime, molto più di me e che il riso lo padroneggiate;). L'unica cosa che posso dire al di fuori della preparazione è che fondamentale è la qualità del riso. Occorre infatti un riso per risotti o comunque che non scuocia. La preparazione del risotto tutto sommato è molto rilassante, è un tipo di pietanza (come dice anche Antonella Clerici) alla quale vi potete dedicare quando vi aspetta una cena a due, preparato magari a quattro mani sorseggiando un po' di bianco usato anche in cottura...

Io lo propongo alle zucchine perchè penso che sia il risotto per eccellenza, oltre a essere davvero buono, si prestano al riso anche verdure come la zucca, le melanzane, le patate e molte altre ancora.

Le foto sono fatte nella mia cucinetta della casa fuori sede dove studio, è un po' vecchiotta e si vede, ma funziona molto bene.

Ingredienti (per una persona)

100 g di riso

1 zucchina media

qualche cubetto di pancetta affumicata

brodo vegetale

qualche pezzetto di cipolla

vino bianco secco, olio, sale e pepe

Ri-educazione

Credo

che esista un'educazione alimentare ed esista anche una rieducazione.

L'educazione è quella che dovrebbe venire impartita da chi è

competente in materia e con obiettività ti insegna qualcosa.

Se

però chi insegna è strumentalizzato/pagato dalle industrie

alimentari e farmaceutiche ecco che non si ha una sana educazione ma

si è indirizzati verso una strada che potrebbe non essere quella

giusta.

La

rieducazione alimentare (di se stessi) può essere fatta da chiunque abbia

voglia di leggere qualche libro e informarsi a 360° senza

condizionamenti o preconcetti, ma sperimentando e provando sul

proprio fisico e sulle proprie papille.

Ho

finito di leggere "Sugarblues – il mal di zucchero" ed è stato

come alzare un velo dagli occhi e provare a guardare il mondo da un

pochino più in alto e accorgersi di cose che prima non si erano

notate.

Quello

che mi ha lasciata sconcertata è la quantità di alimenti (anche

salati) nei quali è contenuto lo zucchero, come San Tommaso sono

andata a leggermi le etichette di vari sughi che ancora giacciono

nella mia dispensa, ebbene non ce n'era uno che non ne contenesse...

Ora

non voglio fare le crociate o l'integralista alimentare, né

proclamare che d'ora in avanti non ne mangerò più, però....il

neurone natalizio si sta dando da fare per assimilare questi

concetti.

E

tanto per fare un esempio pratico di rieducazione alimentare, ho la

fortuna (una volta tanto) di potermi procurare il pane fatto da un

maestro del settore, Eugenio Pol, per chi non lo conoscesse lascio

qui una piccola presentazione, molto altro lo potete trovare in rete.

In

occasione del Natale, produce il Pane Dolce, ossia semplice pane

arricchito con Vaniglia di non mi ricordo dove, gocce di cioccolato

fondente francese, nocciole delle Langhe e burro di Normandia...va

scaldato qualche minuto in forno prima di mangiarlo, vi assicuro che

ha un gusto meravigliosamente semplice, non c'è zucchero ma è la

bontà degli ingredienti a farne qualcosa di sublime.

Ecco,

questo è quello che intendo per ri-educazione alimentare, scoprire

sapori nuovi e allenare il gusto alla ricerca della semplicità.

Buon Appetito

RICONFERMATA LA SEGRETERIA PROVINCIALE SPI

Nella sua riunione del 14 giugno il direttivo provinciale Spi, presente il segretario regionale Sergio Perino, ha approvato, con voto a scrutinio segreto come vuole lo Statuto della Cgil, la proposta del segretario provinciale Cesare Ponzano di rinnovare l'incarico ai componenti della segreteria uscente, costituita da Luisella Aletto, Giuseppe Amadio e Floriana Taddei.Lo stesso Ponzano ha poi illustrato il piano di lavoro della struttura, che si proietta sulla parte rimanente del 2010 e su tutto il 2011.Esso prevede numerosi obiettivi tra i quali emergono: una maggiore interazione tra Spi e servizi Cgil, un più intenso impegno dell'ufficio mobile (camper) per interventi di informazione e assistenza nei piccoli centri, lo sviluppo della formazione previdenziale di base dei nuovi collaboratori e della formazione dei quadri impegnati nella contrattazione sociale (questa unitariamente con Cisl e Uil).In materia di formazione lo Spi alessandrino mette in campo anche una proposta di formazione congiunta con i delegati delle categorie "attive" sulle conquiste sociali del sindacato, e un corso in tema di comunicazione e accoglienza, mentre per quanto riguarda l'informazione affronta le grosse difficoltà conseguenti alla recente abolizione delle agevolazioni sulle tariffe postali con una complessiva riorganizzazione del settore.Sono previsti nel piano progetti specifici tra cui segnaliamo il progetto sulla sicurezza degli anziani "Non ci casco" da avviare a settembre in collaborazione col sindacato di polizia Silp, l'associazione di volontariato Auser e l'associazione Federconsumatori, che verrà presentato in un apposito convegno il 13 luglio nell'ambito delle iniziative dei "Compagni di Enea".Rilancio del Coordinamento Donne, sperimentazione di forme di informatizzazione del lavoro quotidiano di sportello, e una ricerca di memorie operaie sulle purtroppo numerose aziende alessandrine chiuse nei decenni scorsi completano il ricco programma di lavoro del sindacato pensionati di Alessandria.

RODRIGUEZ

Magar said :"Storia di Rodriguez, il cantautore che visse due volte"In un documentario la vicenda di un artista ignorato negli Usa ed esaltato in Sudafrica :Il vero artista non è necessariamente un personaggio popolare, ricco e osannato dai media. Il vero artista è qualcuno che sa fare qualcosa bene: non importa se regala le sue emozioni a milioni di persone, o a qualche centinaio, o persino a un solo essere umano. È un artista e resterà tale fino alla fine dei suoi giorni. Lo si capisce guardando "Searching for Sugarman", documentario che racconta l'incredibile storia di Rodriguez, cantautore con un'involontaria doppia vita.Proiettato in questi giorni nei cinema inglesi, il lungometraggio diretto da Malik Bendjelloul narra di questo artista di origine messicana, ma nato e vissuto a Detroit, che, in pieno 1968, se ne uscì con un album di canzoni intitolato "Cold Fact". Testi interessanti e profondi, voce e atteggiamenti alla Bob Dylan, Rodriguez fu però totalmente ignorato dal pubblico statunitense. E il secondo album fece la stessa fine. Perché? Non era bravo abbastanza? Non era stato pubblicizzato a sufficienza dalla casa discografica? O forse, a quel tempo, la scena musicale americana e internazionale era già così traboccante di giovani talenti che un nuovo autore rischiava di restare invisibile?Di Rodriguez non si seppe più nulla negli Usa. A un certo punto trapelò la notizia che, durante un concerto dal vivo che non stava andando molto bene, mentre la gente si lamentava e fischiava lui si era puntato una pistola alla tempia e si era sparato lì, davanti al pubblico. Fine della storia.E invece no.Era successo che, intorno al 1970, il disco "Cold Fact" era arrivato in Sudafrica, non si sa bene come. La leggenda narra di una ragazza americana, recatasi nel Paese africano per trovare il fidanzato, che aveva portato con sé l'album. Fatto sta che "Cold Fact" diventò uno straordinario  successo tra i sudafricani. Nessuno sapeva niente di questo misterioso Rodriguez – chi fosse, dove vivesse, persino come si chiamasse, perché in alcuni canzoni l'autore figurava essere un certo Jesus Rodriguez ma altrove si citava "Sixto Rodriguez" (che è poi il vero nome). Eppure milioni di africani cominciarono ad amarlo e comprare i suoi dischi. "I wonder", uno dei brani trainanti dell'album, divenne un motivo popolarissimo, suonato ossessivamente in tutte le radio, i bar e i luoghi pubblici. Ma anche altri brani, tra cui "Sugar Man", sulla dipendenza dalle droghe, furono accolti con entusiasmo da milioni di fan. Addirittura il primo e il secondo album di Rodriguez divennero la colonna sonora di coloro che protestavano contro l'apartheid. Le parole dell'artista americano contro l'establishment e in favore della ribellione sociale arrivarono al cuore dei sudafricani, che le fecero proprie. Ma intanto di Rodriguez nessuna traccia.Poi, qualche anno fa, un giornalista musicale sudafricano, spalleggiato da un proprietario di un negozio di dischi e grande fan di Rodriguez, decise  di capire che fine avesse fatto. Dopo una lunga e non facile ricerca, la scoperta: l'artista era ancora vivo nella sua Detroit. Negli anni aveva svolto i mestieri più duri come il muratore e l'uomo di fatica, e aveva messo su famiglia, ritrovandosi con tre figlie ormai cresciute e molto affezionate a lui. Ma soprattutto Rodriguez ignorava completamente di essere un personaggio famoso in Sudafrica. Per lui la sua carriera era finita lì, dopo quei due album che gli Usa avevano ignorato.A quel punto Rodriguez avrebbe potuto perdere la testa, rinnegare la propria vita, tentare la rivalsa, magari chiedere indietro i soldi alla casa discografica che per anni deve aver incassato i diritti d'autore dalle vendite sudafricane senza mai nemmeno avvertirlo. Così non è stato. Con i soliti occhiali scuri che aveva in copertina dell'album del 1968, il volto dai lineamenti inca, l'atteggiamento da timido e il sorriso da Buddha saggio, Rodriguez si è recato in Sudafrica e ha dato a quel popolo ciò che aspettava da decenni: 6 grandi concerti che hanno registrato il tutto esaurito, con i fan in delirio che cantavano insieme a lui ogni canzone. Poi è tornato a Detroit,  a fare quello che aveva sempre fatto. Ogni tanto riparte per il Sudafrica, fa qualche concerto, poi di nuovo in patria. Di se stesso dice che ha scoperto di avere avuto due vite.Nel documentario un suo amico spiega che, anche quando Rodriguez fa il muratore, lo fa "con grande impegno, ci mette tutto se stesso, come un vero artista". E una delle figlie racconta che, a un certo punto della sua esistenza, quando ancora non sapeva di essere tra gli ispiratori della lotta antiapartheid in Sudafrica, aveva deciso di candidarsi a sindaco della propria città, perdendo però.In fondo stava continuando a mettere in pratica quello per cui era nato: fare cose buone per qualcuno, lottare per qualcosa di valido e giusto.Questo splendido documentario, premiato anche al SunDance Festival, ha il merito di raccontarci una storia insolita per gli anni che stiamo vivendo, basati sull'apparenza e sulla predominanza dell'avere sull'essere. Sixto Rodriguez ha scelto l'essere: basta guardare le figlie parlare di lui con autentico amore per capire che questo artista misconosciuto ha saputo dare tanto a qualcuno. Ha dato a pochi? Ha dato a molti? Forse è la stessa cosa. Lui resta un artista. 

01."Sugar Man"   3:45 02. "Only Good For Conversation"   2:25 03. "Crucify Your Mind"   2:30 04. "This Is Not a Song, It's an Outburst: Or, The Establishment Blues"   2:05 05. "Hate Street Dialogue"   2:30 06. "Forget It"   1:50 07. "Inner City Blues"   3:23 08. "I Wonder"   2:30 09. "Like Janis"   2:32 10. "Gomorrah (A Nursery Rhyme)"   2:20 11. "Rich Folks Hoax"   3:05 12. "Jane S. Piddy"   2:54 

01. "Climb Up on My Music" – 4:43 

02. "A Most Disgusting Song" – 4:43 

03. "I Think of You" – 3:19 

04. "Heikki's Suburbia Bus Tour" – 3:15 

05. "Silver Words" – 1:58 

06. "Sandrevan Lullaby" – 6:31 

07. "To Whom It May Concern" – 3:15 

08. "It Started Out So Nice" – 3:46 

09. "Halfway Up the Stairs" – 2:17 

10. "Cause" – 5:27 

Bonus:

11. Can't Get Away [Bonus] - 3.57

12. Street Boy [Bonus] - 3.47

13. I'll Slip Away [Bonus] - 2.53

RODRIGUEZ