Credo
che esista un'educazione alimentare ed esista anche una rieducazione.
L'educazione è quella che dovrebbe venire impartita da chi è
competente in materia e con obiettività ti insegna qualcosa.
Se
però chi insegna è strumentalizzato/pagato dalle industrie
alimentari e farmaceutiche ecco che non si ha una sana educazione ma
si è indirizzati verso una strada che potrebbe non essere quella
giusta.
La
rieducazione alimentare (di se stessi) può essere fatta da chiunque abbia
voglia di leggere qualche libro e informarsi a 360° senza
condizionamenti o preconcetti, ma sperimentando e provando sul
proprio fisico e sulle proprie papille.
Ho
finito di leggere "Sugarblues – il mal di zucchero" ed è stato
come alzare un velo dagli occhi e provare a guardare il mondo da un
pochino più in alto e accorgersi di cose che prima non si erano
notate.
Quello
che mi ha lasciata sconcertata è la quantità di alimenti (anche
salati) nei quali è contenuto lo zucchero, come San Tommaso sono
andata a leggermi le etichette di vari sughi che ancora giacciono
nella mia dispensa, ebbene non ce n'era uno che non ne contenesse...
Ora
non voglio fare le crociate o l'integralista alimentare, né
proclamare che d'ora in avanti non ne mangerò più, però....il
neurone natalizio si sta dando da fare per assimilare questi
concetti.
E
tanto per fare un esempio pratico di rieducazione alimentare, ho la
fortuna (una volta tanto) di potermi procurare il pane fatto da un
maestro del settore, Eugenio Pol, per chi non lo conoscesse lascio
qui una piccola presentazione, molto altro lo potete trovare in rete.
In
occasione del Natale, produce il Pane Dolce, ossia semplice pane
arricchito con Vaniglia di non mi ricordo dove, gocce di cioccolato
fondente francese, nocciole delle Langhe e burro di Normandia...va
scaldato qualche minuto in forno prima di mangiarlo, vi assicuro che
ha un gusto meravigliosamente semplice, non c'è zucchero ma è la
bontà degli ingredienti a farne qualcosa di sublime.
Ecco,
questo è quello che intendo per ri-educazione alimentare, scoprire
sapori nuovi e allenare il gusto alla ricerca della semplicità.
Buon Appetito
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